Wednesday, February 17, 2010

obligé, neh?


Dal mio dorato ritiro elvetico avrei potuto sicuramente evitarla, e invece, proprio per non essere troppo supponente, mi sono pure fidato di sentirla. Non fosse altro che per la chitarrina a presagire l'abisso, Pupo che finge di essere un Tom Waits, la nazionalpopolare presenza del tenore, il lalalalala che plagia (stabbene, cita) "over the rainbow", la rima "Dio/Italia amore mio", e per gli immortali versi "tu non potevi ritornare/pur non avendo fatto niente/ma mai ti sei paragonato/a chi ha sofferto veramente" che il medesimo Pupo (uno che meriterebbe l'esilio per meriti artistici) rivolge a sua squallida altezza, essa fa (non so bene come dire) veramente cacare il cesso. Punto. E' bello avere delle certezze nella vita. Solo, mi fa strano metterci la tag "music", ma le categorie sono comunque dei compromessi. Evvabbé.

3 comments:

  1. OK, non ce l'ho fatta a finirla tutta.
    «Fa cacare il cesso» mi sembra appropriato (e intraducibile). Direi anche che si avvicina molto alla mia idea di «atti osceni in luogo pubblico».

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  2. vabbeh dai, consoliamoci, so che non è sufficiente, ma per combattere la sindrome da italiani all'estero ci sta:
    http://www.youtube.com/watch?v=E6aUlBi2nOc

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  3. questa è l'italia, e chist so gli italian...
    cu 50 euro, te l'accatti sani sani

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